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Nel mondo della logistica e della gestione del magazzino, uno degli aspetti più cruciali è la corretta valorizzazione delle scorte.

La scelta del giusto metodo di gestione può fare la differenza tra un’efficiente catena di fornitura e un accumulo di prodotti invendibili o obsoleti.
Tra le soluzioni più comuni, troviamo due strategie di valorizzazione delle scorte: FIFO (First In, First Out) e LIFO (Last In, First Out). Entrambe presentano vantaggi e svantaggi a seconda del tipo di prodotto e delle esigenze aziendali. Vediamo più nel dettaglio come funzionano e quali contesti si adattano meglio all’una o all’altra.

In generale, il FIFO è considerato il metodo più intuitivo e applicabile alla maggior parte dei contesti produttivi e commerciali, soprattutto in condizioni di stabilità o deflazione, il metodo LIFO, invece, può risultare vantaggioso in periodi di inflazione, ma presenta svantaggi in termini di gestione delle scorte e aggiornamento dei costi.

FIFO: First In, First Out

Il principio del FIFO è semplice: i prodotti che entrano per primi in magazzino sono anche i primi ad essere venduti o utilizzati.
Il FIFO metodo è particolarmente utile quando si gestiscono beni deperibili o soggetti a deterioramento, come alimenti, farmaci o prodotti elettronici con cicli di vita brevi e garantisce che i prodotti più vecchi vengano utilizzati prima che scadano o diventino obsoleti, riducendo così le perdite legate al deprezzamento o all’inutilizzabilità.

Vantaggi del FIFO:

  1. Riduzione del rischio di obsolescenza o scadenza: i prodotti vengono movimentati in base all’ordine di entrata, evitando che restino troppo tempo in magazzino.
  2. Maggiore controllo su prodotti deperibili: nel settore alimentare o farmaceutico, il FIFO è spesso una scelta obbligata per garantire la freschezza e la sicurezza dei prodotti.
  3. Gestione del flusso di cassa più prevedibile: il FIFO tende a riflettere meglio il valore attuale dei prodotti, poiché i costi associati alle scorte più vecchie vengono recuperati prima.

Limiti del FIFO:

  • Potenziale costo di stoccaggio maggiore: poiché richiede un’organizzazione del magazzino che faciliti l’uscita dei prodotti più vecchi, potrebbe comportare una gestione fisica più complessa.
  • Meno vantaggioso in situazioni di inflazione: in periodi di aumento dei costi, vendere prodotti acquistati a prezzi inferiori in passato può ridurre i margini di profitto attuali.

LIFO: Last In, First Out

Con il metodo LIFO, invece, i prodotti che entrano per ultimi sono i primi a essere utilizzati o venduti.
Il sistema può sembrare controintuitivo in certi settori, ma può essere vantaggioso in ambiti in cui i beni non si deteriorano nel tempo, come materie prime non deperibili o beni industriali.

Inoltre, il LIFO è talvolta scelto per motivi fiscali, poiché permette di contabilizzare costi più recenti (e spesso più elevati) nelle vendite, riducendo così l’utile netto dichiarato e, di conseguenza, le imposte.

Vantaggi del LIFO:

  1. Vantaggi fiscali: in contesti di inflazione, il LIFO permette di registrare vendite con costi più alti, riducendo l’utile netto e abbassando l’imposta da pagare.
  2. Gestione più semplice per alcuni tipi di beni: in settori dove le materie prime non deperiscono, il LIFO può risultare più facile da gestire, poiché non si deve organizzare lo spazio fisico del magazzino in base all’ordine di entrata.

Limiti del LIFO:

  • Rischio di obsolescenza: lasciare in magazzino le scorte più vecchie può comportare il rischio che diventino inutilizzabili o obsoleti.
  • Non adatto ai beni deperibili: questo metodo non è applicabile a prodotti che hanno una data di scadenza o una durata limitata, come gli alimenti.

Quale sistema scegliere?

La scelta tra FIFO e LIFO dipende dalle caratteristiche specifiche del magazzino e dei prodotti gestiti.

Se gestisci prodotti deperibili o soggetti a rapida obsolescenza, come cibo, farmaci o componenti elettronici, il FIFO è senza dubbio la scelta più sicura tale da assicurarti che i prodotti non rimangano in magazzino troppo a lungo, riducendo al minimo il rischio di scadenze o deprezzamenti.

D’altro canto, se il tuo settore tratta materie prime non deperibili o beni con una lunga durata di conservazione, il LIFO potrebbe offrirti vantaggi in termini di flusso di cassa e benefici fiscali, specialmente in periodi di inflazione. Tuttavia, è importante considerare attentamente le leggi locali e le normative fiscali, poiché in molti paesi l’uso del LIFO può essere limitato o soggetto a restrizioni.

Esempio di calcolo LIFO e del FIFO

A seguire un esempio di calcolo della valutazione delle scorte utilizzando i metodi FIFO (First In, First Out) e LIFO (Last In, First Out), applicati all’attività di Fashion, che vende camicie da uomo.

L’attività di inventario per il mese di marzo è la seguente:

  1. 5 marzo – Acquisto di 150 camicie a 50 € ciascuna.
  2. 15 marzo – Acquisto di 100 camicie a 60 € ciascuna.
  3. 25 marzo – Vendita di 120 camicie.

Acquisti totali:

  • 250 camicie acquistate in totale (150 + 100).
  • Costo totale dell’inventario:

    (150camicie×50€) + (100camicie×60€) = 7.500€ + 6.000€ = 13.500€

Ora, procediamo al calcolo del costo del venduto (COGS) e dell’inventario finale utilizzando i metodi FIFO e LIFO.



Metodo FIFO (First In, First Out)

Nel metodo FIFO, le prime unità acquistate sono le prime a essere vendute, pertanto, le 120 camicie vendute il 25 marzo provengono dai primi acquisti.

Passo 1: Calcolo del Costo del Venduto (COGS) (120 camicie vendute)

  • Le prime 150 camicie sono state acquistate a 50 € ciascuna, e le prime 120 camicie vendute provengono da questo lotto.
  • Quindi, il costo del venduto secondo il metodo FIFO sarà:120camicie × 50€ =6.000€

Passo 2: Calcolo dell’Inventario Finale (130 camicie rimanenti)

  • Delle 150 camicie acquistate a 50 €, ne restano 30, poiché 120 sono state vendute.
  • Inoltre, rimangono tutte e 100 le camicie acquistate il 15 marzo a 60 € ciascuna.
  • Pertanto, l’inventario finale sarà:30 camicie × 50€ = 1.500€ Inventario finale totale= 1.500 € + 6.000 € = 7.500€

Metodo LIFO (Last In, First Out)

Nel metodo LIFO, le ultime unità acquistate sono le prime a essere vendute, pertanto, le 120 camicie vendute il 25 marzo provengono dagli acquisti più recenti.

Passo 1: Calcolo del Costo del Venduto (COGS) (120 camicie vendute)

  • L’ultimo acquisto è stato di 100 camicie a 60 €. Le prime 100 camicie vendute provengono da questo lotto.
  • Le restanti 20 camicie vendute provengono dal lotto di 150 camicie acquistate a 50 € ciascuna.
  • Quindi, il costo del venduto secondo il metodo LIFO sarà:100 camicie × 60€ =6.000€
    20camicie × 50€ = 1.000 €Costo del venduto totale = 6.000€ + 1.000€ = 7.000€ 

Passo 2: Calcolo dell’Inventario Finale (130 camicie rimanenti)

  • Dopo la vendita delle 100 camicie dall’ultimo lotto, non rimane più nulla di quell’acquisto.
  • Delle 150 camicie acquistate a 50 €, ne restano 130, poiché 20 sono state vendute.
  • Pertanto, l’inventario finale sarà:130 camicie × 50€ = 6.500

  • Con il FIFO, si ottiene un costo del venduto più basso e un inventario finale più alto, soprattutto quando i prezzi sono in aumento (come in questo caso, dove il secondo lotto è più costoso).
  • Con il LIFO, si ha un costo del venduto più alto e un inventario finale più basso nello stesso scenario.

Inflazione e deflazione

In condizioni di inflazione, l’adozione del metodo FIFO comporta che, con l’aumento dei prezzi, il valore dei materiali sarà basato sui costi di acquisto più bassi (dovuti agli acquisti passati), riducendo così il costo della merce venduta. Al contrario, con il metodo LIFO, il costo della merce venduta sarà più elevato, poiché rifletterà i prezzi più recenti e inflazionati del mercato. Di conseguenza, i profitti e l’imposta sulle tasse saranno inferiori con il LIFO rispetto al FIFO.

In caso di deflazione (diminuzione costante e prolungata dei prezzi), accade l’opposto. Il FIFO, riflettendo i prezzi di acquisto più alti, sarà meno vantaggioso rispetto al LIFO, che utilizzerà prezzi più bassi per il calcolo del costo della merce venduta. In tale scenario, il FIFO diventa economicamente più conveniente del LIFO.

Variazioni del mercato

Con il metodo FIFO, i prezzi delle merci vendute riflettono più accuratamente i costi storici, garantendo un valore delle scorte aggiornato. Utilizzando il LIFO, però, si potrebbero verificare discrepanze significative tra i costi delle scorte e il loro valore reale, poiché le rimanenze finali potrebbero risalire a prezzi molto diversi rispetto ai valori di mercato attuali.

Gestione delle scorte

Dal punto di vista della gestione delle scorte, il metodo FIFO rispecchia più fedelmente il flusso operativo di molte aziende. In genere, le aziende preferiscono vendere prima i prodotti più vecchi per evitare obsolescenze o deterioramenti, mentre il LIFO, che prevede la vendita dei prodotti acquistati più di recente, non è una prassi altrettanto comune.

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